Salve a tutti.
Dopo la pausa estiva riprendo a scrivere nel forum e lo faccio per parlarvi di una mostra interessante e divertente che ho visitato ad Otranto, nelle sale del Castello Aragonese.
Con 20 opere antiche (dal Cinquecento all'Ottocento) e 60 moderne e contemporanee (dal furto avvenuto nel 1911 ad oggi), la mostra presenta un percorso di variazioni sul tema dell'icona-Gioconda.
Si parte dalla straordinaria variante della Gioconda nuda, definita "l'ultima invenzione pittorica di Leonardo", alla genesi del mito e degli equivoci che sorsero intorno all'opera tra la fine del Settecento e l'Ottocento. Si passa poi a ricordare il furto del 1911, documentato da due copertine della Domenica del Corriere e al primo evento dissacratorio del capolavoro, la "Gioconda con i baffi" di Duchamp.
Una sezione è dedicata alla "Giocondolatria", cioè alle provocazioni che hanno interpretato la Gioconda in modi diversi ora sgradevoli, ora giocosi per sostenere forme di pubblicità su manifesti, giornali e nel web.
Alle origini della mostra, non mancano ipotesi e interrogativi sui rapporti tra Leonardo e Otranto: da Francesco di Giorgio Martini a Gian Giacomo Trivulzio per le fortificazioni in relazione a studi di Leonardo nel suo Codice di Madrid e in un manoscritto dello stesso Francesco di Giorgio. Nel 1908, un autorevole studioso di Leonardo, Edmondo Solmi, pubblicò la notizia secondo la quale Leonardo si era recato a Otranto. Si basava sul testo che si legge sull'epigrafe della tomba dell'arcivescovo Serafino da Squillace nella Cattedrale di Otranto e nel "Taccuino dei due mari" (Ms. L) di Leonardo che si conserva a Parigi nell'Istituto di Francia.
La mostra continuerà ad essere visitabile fino al 30 settembre .
Il Castello aragonese di Otranto
Il cortile interno del castello
La Gioconda nuda
La Gioconda coi baffi di Marcel Duchamp
Altri scorci della mostra ...
Un collage su carta di Jean Margat