Il duomo di Erice

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artemisiaweb
view post Posted on 20/8/2013, 10:33




Non conoscevo la cittadina di Erice, ma avevo visitato in passato solo il suo parco Archeologico.
Giungere con la cabinovia in cima al monte S. Giuliano dove sorge il centro abitato è stata un'esperienza di grande suggestione, ma ancora più emozionante è stato trovarmi di fronte alla chiesa matrice della città. Un vero capolavoro, la cui costruzione attraversa, come vi racconterò, un lungo periodo della storia.

Duomo_di_Erice

La sua fondazione risale alla prima metà del secolo XIV, per volontà di Federico d'Aragona, che risiedette per qualche tempo in Erice durante la guerra dei cosiddetti Vespri Siciliani (1314). La tradizione vuole che la chiesa sia stata costruita con materiale proveniente dal tempio pagano di Venere Ericina.
Un'altra tradizione nvece narra che la chiesa sia di fondazione ancora più antica e che il primo piccolo edificio sacro risalga all'epoca di Costantino.

Il bellissimo e robusto campanile a pianta quadrangolare e ornato da bifore, è di poco anteriore rispetto alla Chiesa, avendo avuto, in origine, la funzione di torre di avvistamento.

L'esterno della Chiesa conserva le forme gotiche originarie, precisamente rispetta il gotico detto "Chiaromontano". La copertura a spioventi è merlata e il portale di accesso è a doppia ghiera ovale seghettata.
Il Protiro con archi ogivali è un'aggiunta del sec. XV e serviva ad accogliere i penitenti che non potevano essere ammessi in chiesa prima della fine della pena canonica.
L'attuale scalinata, come dimostra la scritta sui gradini, fu costruita nel 1766 dall'Arciprete Antonino Badalucco, mentre il grande rosone è stato realizzato negli anni '50 su modello di quello della Chiesa di sant'Agostino in Trapani.


Nel 1853 la chiesa crollò. Fino a quel momento l'interno aveva conservato quasi intatta la forma gotica trecentesca. L'archivolto era decorato da mosaici con mezze figure e le pareti tutte abbellite da affreschi del sec. XV.

Nel 1854, ebbero inizio lunghi lavori di restauro che fecero della chiesa un capolavoro dell'arte neogotica e certamente il più bell'esemplare in Sicilia. I lavori terminarono nel 1865 sotto la direzione dell'architetto Fra' Francesco La Rocca
Dove il frate architetto, direttore dei lavori, espresse il suo genio, fu nella decorazione della chiesa, soprattutto in quella delle volte. che presentano una decorazione in stile gotico, ma interpretate con motivi moreschi.
Inoltre, così com'era costume presso il popolo siciliano, in occasioni solenni, "apparare" (cioè decorare) gli interni delle case o delle chiese con pizzi e merletti preziosi, così l'architetto volle una simile decorazione che però divenisse permanente. Oggi pertanto la chiesa, soprattutto nelle volte, presenta una decorazione in stucco, che sembra tutto un merletto prezioso e che impressiona il visitatore.
A me la successione di volte in prospettiva, così splendidamente ornate, ha fatto anche pensare ad una costruzione in marzapane...pure una leccornia siciliana...

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All'interno un'altra sorpresa: in una cappella, sulla destra, la bella statua dell'Assunta, attribuita a Francesco Laurana.
Si narra con la condizione assoluta che rassomigliasse alla statua della Madonna di Trapani. Ne nacque un'opera che, per la sua bellezza, i palermitani non permisero uscisse dalla loro città. Il Laurana, allora dovette scolpirne una seconda mentre la prima venne ospitata nel Duomo di Palermo e venerata sotto il nome di Madonna Libera Infermi. Questa seconda opera però dovrebbe essere di Domenico Gagini.

Edited by artemisiaweb - 20/8/2013, 16:58
 
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