Proseguendo si incontra un altro castello, quello di
Issogne. distante solo nove chilometri da Bard.
Fu di proprietà dei vescovi di Aosta fino agli ultimi anni del 1400 e successivamente venne restaurato. L'aspetto attuale si deve a Giorgio di Challant, prelato di Sant'Orso, che lo rese una lussuosa dimora.
Nel 1879 venne venduto al pittore Vittorio Avondo che lo restaurò e lo donò allo stato. Pregevole è il cortile interno con la particolare fontana in ferro battuto che rappresenta un albero di melograno e il ciclo di affreschi del porticato che dà sul giardino e che racconta scene di vita quotidiana risalenti al tardo medioevo.
Il castello, al suo interno, è quasi interamente visitabile. Al pianoterra si può vedere la sala da pranzo, la zona cucina e la sala baronale. Al primo piano le camere della contessa e del conte Renato di Challant, la cappella finemente decorata e l'altare in stile gotico dorato e intagliato. Salendo al secondo piano, da vedere, c'è la stanza del "re di Francia" e la quella detta dei "Cavalieri di San Maurizio".
Un affresco del castello di Issogne che ci mostra l' immagine delle antiche macellerie, anzi, in questo caso di un forno macelleria.
Particolare del ciclo di affreschi nel portico di ingresso con scena di mercato.