Gabriele Giugni, quarto classificato, torna alla fotografia con un'opera intitolata
Kumbh-mela-night.
"E' una tendopoli abbandonata sulle rive del Gange, un accampamento vuoto ma ancora caldo della presenza di quarantamila religiosi indù, un mondo che tanto mi attrae"
Il quinto artista è
Riccardo Albanese che ha presentato una svastica con le ali. "Ho sentito di dover costruire una svastica che al posto dei bracci della croce avesse ali di uccello, poi mi sono reso conto di aver costruito un simbolo. Da sempre rifletto sul fatto che tutto ciò che ci rende liberi, ci icatena: il lavoro, il matrimonio, i figli. La svastica non fa eccezione: era nata per simboleggiare il sole, ma è diventata il marchio della tirannia.
Il più cliccato on line è stato invece
Gian Maria Tosatti che ritrae edifici abbandonati dove a volte ha anche trascorso la notte.
" Ci resto dentro finchè non arriva l'ispirazione, una visione dell'opera che ho in mente. Io creo luoghi fantastici dove lo spettatore entrando può perdersi".
Ecco l'opera
"I giorni del silenzio" che parla di solitudine e di assenza.