Necropoli etrusca delle Pianacce

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artemisiaweb
view post Posted on 12/2/2009, 18:28




Sarteano è una località in provincia di Siena, nota agli studiosi provenienti da tutto il mondo per la presenza in località Pianacce di un'interessante necropoli etrusca.
Qui nel 2003 fu rinvenuta la tomba della Quadriga infernale, una delle testimonianze piu' belle della pittura etrusca del IV sec. a.C.

Si accede alla tomba, scavata nel travertino ad una profondità di 5 metri, per messo di un dromos, un corridoio lungo circa venti metri, oltre il quale appare visibile un complesso di dipinti dai colori vivaci su fondo bianco.
Sbalorditvo è lo stato di conservazione di questi affreschi affascinanti anche perchè testimonianza di un linguaggio etrusco non influenzato dall'arte greca.

Il nome della tomba deriva proprio dalla raffigurazione di una quadriga trainata da due leoni e due grifoni alati. Si tratta di figure mitologiche, forse di origine medio-orientale. In tal caso avvalorerebbero le tesi di alcuni studiosi che ritengono gli etruschi di origine orientale e non autoctona.
Un demone dal volto feroce guida la quadriga, ha capelli rossi mossi dal vento e un lungo dente sporgente.
Per alcuni studiosi potrebbe essere Charun, il Caronte etrusco, traghettatore delle anime verso l'Ade. Accanto si individua uno stipite, che indicherebbe la porta degli Inferi, accanto una scena di banchetto.

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Veduta di insieme della tomba

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Charun sulla quadriga

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Particolare del volto di Charun

Osserviamo adesso la scena del banchetto

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I due uomini distesi sono uno più anziano, dalla barba scura. che passa il suo braccio attorno alle spalle di un giovane imberbe, proteso verso di lui. Gran parte degli studiosi interpreta il banchetto come un simposio nell’Ade di due omosessuali.
Tale iconografia è originale ma si riferisce ad una pratica abbastanza comune nel mondo antico.
Per altri studiosi invece si tratterrebbe di un banchetto che raffigura un padre teneramente rivolto verso il figlio.
Accanto a loro è raffigurato un servo, poco riconoscibile per lo stato dell'affresco, che regge un colino utilizzato per filtrare il vino che era un intruglio di acqua, miele e formaggio e che necessitava per questo di essere filtrato.
 
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artemisiaweb
view post Posted on 12/2/2009, 18:46




Come potete vedere nella prima immagine, sul muro di fondo è raffigurato un mostro serpentiforme a tre teste, con le fauci spalancate che lasciano vedere dei denti acuminati, uno dei tanti mostri che popolavano il mondo dell'oltretomba nell'immaginario funerario etrusco

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Accanto, appoggiato al muro, è posto un grande sarcofago di alabastro azzurro, con la figura del defunto recumbente privo di testa.

La tomba appartenne certamente ad una famiglia ricca ed aristocratica che qui è stata ospitata per più di 2400 anni. Dallo stile delle pitture e dagli oggetti del corredo si ricava la datazione: seconda metà del IV secolo a. C. E i confronti stilistici delle pitture ci dicono che le maestranze che dipinsero la tomba provenivano da Orvieto, dove avevano lavorato anche nella necropoli di Settecamini.

Ma una notizia di pochi giorni fa, letta nella rivista on line Archeomedia, aggiunge un nuovo tassello nella ricostruzione dell'antica civiltà etrusca nel territorio di Sarteano. Vi riporto quanto affremato dalla direttrice del Museo civico archeologico di Sarteano, Alessandra Minetti.

" Durante lo scavo è stata trovata una struttura teatriforme risalente al V sec. a.C. Il termine non tragga in inganno, guai a pensare di trovarsi in presenza di un anfiteatro tipico, questo, dell'epoca romana. Piuttosto di una singolare struttura adibita al culto dei morti che si svolgeva nelle aree di necropoli".
"Sopra questa sorta di piattaforma all'epoca veniva sistemata per alcuni giorni una struttura mobile, solitamente riparata da un tendone, per l'esposizione del defunto. Qui si svolgeva il funerale etrusco delle famiglie aristocratiche - prosegue la dottoressa Minetti - accompagnato da rituali, offerte, gare atletiche e di cavalli".
Non è l'unica struttura di questo genere finora rinvenuta ma la sua singolarità sta nel fatto "che è particolarmente grande, vanta un diametro di circa 16 metri, e ha una forma circolare. Così ce n'è soltanto una nei pressi di Viterbo, le altre nell'Etruria meridionale sono magari piu' elaborate ma quadrangolari. Ciò contribuisce ad accrescere l'interesse per il sito delle Pianacce che nulla ha a che fare, vorrei fosse chiaro, con la tomba di Porsenna. E dove si scavava già nel 1954".

 
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1 replies since 12/2/2009, 18:14   6174 views
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