E' un artista molto noto, ma di cui esiste una esigua letteratura volta a farcelo conoscere ed a leggere criticamente la sua opera.
Nato ed educato in Polonia, giunse in America per tenere presso l'Università di Seattle una serie di conferenze sulle lingue e le letterature slave.
Si dedicò in seguito allo studio dei linguaggi visivi e con questa attività si affermò in tutto il mondo come grafico, illustratore, pittore e scenografo, fino a realizzare anche un film di animazione.
Le sue illustrazioni compaiono sulle copertine delle riviste mondiali più famose: Time, Newsweek, PlayBoy, The New York Times, Der Spiegel.
Noti anche i suoi calendari.
Il suo stile è vicino a quello dei Surrealisti e tra questi sembra guardare soprattuto a Magritte.
Vediamo alcune delle sue opere.
Delle tecniche per attingere alla Surrealtà Olbinski sceglie , come Magritte, l'accostamento di realtà assurde ed impossibili e, come i Surrealisti in genere, lo fa raffigurando gli oggetti, gli ambienti e, nel caso delle due opere precedenti anche opere d'arte famose, in modo preciso e nitido, così che ciò che è impossibile risulta reale.
Molte delle sue opere illustrano films o opere liriche e teatrali.
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