La Sala Regia e la Sala delle Battaglie di Palazzo Venezia ospiteranno, da domani e fino al 13 gennaio 2008, la mostra dedicata a Francesco Cozza, pittore calabrese del ‘600. “Francesco Cozza (1605-1682). Un calabrese a Roma tra Classicismo e Barocco”, questo il titolo dell’esposizione curata da Claudio Strinati, Rossella Vodret e Giorgio Leone, intende mettere in luce, attraverso l’esposizione di ventidue opere certe, perché firmate, documentate e citate dalle fonti antiche, lo stile e il reale apporto dato dal pittore, al variegato panorama artistico romano seicentesco.
“L’attività di Cozza – ha spiegato Claudio Strinati, sovrintendente al Polo Museale Romano – per cultura, stile e pensiero è assimilabile a quella della Roma di quel periodo, anche se è evidente che egli è stato un figlio del meridione”. Il pittore, infatti, nato in Calabria, si trasferì a Roma dove frequentò la bottega del Domenichino, del quale fu allievo e collaboratore, assimilandone come tratti distintivi i caratteri stilistici del classicismo bolognese. Dai documenti studiati per la realizzazione dell’esposizione ed in particolare dagli “stati dell’anime” della parrocchia di S. Andrea delle Fratte, retta dai padri Minimi di San Francesco di Paola che, secondo una tradizione consolidata, offrivano ospitalità e appoggio ai corregionali del loro santo fondatore, la sua presenza è attestata, a Roma, nel 1631. Altre testimonianze certe del pittore si ritrovano presso l’Accademia di S. Luca nel 1634 e, nel 1648, all’interno della Congregazione dei Virtuosi del Pantheon.(Fonte Adnkronos-Cultura)
