Arte Outsider

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artemisiaweb
view post Posted on 19/9/2011, 16:29





Riparte l’attività del Consiglio delle Donne di Senigallia: il 23 settembre alle ore 16.30 alla Biblioteca
Comunale si terrà la tavola rotonda “Conversazione sul trauma” e l’inaugurazione della mostra
fotografica di Maria Elia “Clivaggi”, all’Expo ex dei Giardini della Rocca Roveresca.

Seguirà, giovedì 29 settembre alle ore 18:00 presso l’auditorium San Rocco, una lezione/conversazione dal titolo “Arte Outsider”, tenuta dalla Prof.ssa Anna Pia Giansanti, sul tema della follia nell’arte e della sua funzione terapeutica. Questa conferenza sarà dunque un altro evento nel segno dell’ “arte come cura dell’anima”.


Col termine "Arte Outsider" intendiamo riferirci a quell'attività creativa svolta da persone che per una ragione qualunque sono sfuggite al condizionamento culturale ed al conformismo sociale: solitari, disadattati, pazienti di ospedali psichiatrici, detenuti, emarginati.
Se pensiamo che uno dei privilegi dell’essere umano è proprio la sua capacità di essere creativo, capacità che emerge fin dalla prima infanzia e che si mantiene poi, in un modo o nell’altro, per tutta la vita, le persone con disabilità non dovrebbero fare certo eccezione.
In questi ultimi decenni poi, in particolare dopo la rivoluzione della legge 180 del 1978, promossa e voluta da Basaglia, con cui venivano chiusi i manicomi e i pazienti deistituzionalizzati, l’espressione artistica ha spesso rappresentato una grande risorsa e un terreno di incontro per tutte le figure che gravitano intorno al disagio, dai familiari agli operatori, aiutando la società ad affrontare la paura della malattia mentale e a definire nuove modalità di cura e assistenza.
L’espressione artistica privilegia il dare la parola alla persona in disagio che può liberare il proprio mondo interiore e riappropriarsi di sé stesso di fronte all’invisibile e all’indicibile, che è la malattia mentale, malattia che spesso, al contrario, mutila gravemente la comunicazione portando la persona ad una solitudine dolorosa.
Attraverso i mediatori artistici, quali la danza, il teatro, la pittura, il disegno, la scrittura e la poesia, il paziente può attingere al vasto mondo dell'immaginario utilizzando canali diversi rispetto al linguaggio verbale, spesso difficile da usare.
L’arte insomma può essere una grande occasione.


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Un sogno d'amore mai realizzato espresso da una degente dell'ospedale psichiatrico di Losanna, Aloise Corbaz.

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Una illustrazione dell'interminabile epopea di 15000 pagine scritta da Henry Darger

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Una scultura in sughero di Vicens Gironella, internato per la sua opposizione al fascismo spagnolo, nel campo di Bram
 
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Massi2000
view post Posted on 9/12/2011, 20:13




Alcune immagini dell'incontro...

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1 replies since 19/9/2011, 16:29   5197 views
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