Bruno d'Arcevia

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artemisiaweb
view post Posted on 28/8/2010, 16:27





Ieri sera, 27 agosto, alle 21,30, a Senigallia si è svolto un importante evento di arte contemporanea.
Si è trattato del primo incontro con l’artista, il primo di una serie di eventi organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Senigallia Prof. Schiavoni, d’intesa col Museo dell’Informazione della città diretta dal Prof. Bugatti volti a promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea.
Il tutto in uno scenario da favola, alla Rotonda immersa in un mare rifulgente per la luce di una luna piena appena calante.


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artemisiaweb
view post Posted on 28/8/2010, 16:59




L'artista ospitato per primo è stato un celebre pittore marchigiano, Bruno Bruni, noto com Bruno d’Arcevia per aver scelto quale nome d’arte quello della cittadina di Ancona dove è nato 64 anni fa.
Bruno è stato presentato magistralmente dal prof. Carlo Bugatti che lo ha poi intervistato consentendogli di raccontare i mometi più salienti della sua vita artistica. Il tutto accompagnato dalla presenza di tre dipinti dell’artista offerti dalla galleria Areart e da una serie di diapositive realizzata per il corso di fotogiornalismo, coordinato da Giorgio Pegoli.


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artemisiaweb
view post Posted on 28/8/2010, 18:03




Non vi elencherò i vari dati sull’attività dell’artista che è stato apprezzato a livello internazionale, notizie che potrete trovare facilmente nei siti d’arte che hanno parlato di lui, ma mi piacerebbe ricordare alcuni episodi ed alcune riflessioni che Bruno stesso ha fatto durante l’intervista di ieri sera, con dovizia di particolari ed estrema amabilità. Molte sono state le domande fatte anche dal pubblico e pure a queste l’artista ha risposto generosamente.
Il pittore ha iniziato a raccontare della sua partenza a soli 14 anni da Arcevia per Roma, unico luogo dove lui che aveva già dimostrato attitudine ed amore per l’arte, sentiva di poter imparare qualcosa. Quindi ha ricordato le sue esperienze più significative fatte frequentando il Liceo Artistico della capitale, dove fu allievo di Franco Cannilla e successivamente accanto a Paolo Portoghesi presso la facoltà di Architettura.
Ha poi raccontato dei supoi rapporti difficili con i Maestri delle avanguardie, da cui, dopo una breve esperienza maturata negli anni Sessanta nell'ambito del "Neo-gestaltismo", prese le distanze convinto che si dovesse tornare alla “Storia dell’Arte”
Interessante a questo proposito è stata la seguente riflessione che ha fatto: “ La lattina di zuppa Campbell di Andy Warhol ha un suo significato se contestualizzata all’epoca in cui è stata realizzata, ma oggi, posta in un Museo, perde il suo significato, mentre i Bronzi di Riace, dopo secoli non finiranno mai di emozionarci…”


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Tra il 1982 e il 1983, dà vita insieme al critico Giuseppe Gatti che lo sosterrà per molti anni, al movimento della Nuova Maniera Italiana.
Evidenti sono nelle sue opere le citazioni cha vanno da Michelangelo a Raffaello a tutto il Manierismo.
La stessa definizione del movimento viene mediata dal testo fondamentale di Giuliano Briganti sul manierismo, intitolato "La maniera Italiana".
Citazioni colte rese possibili oltre che da una profonda conoscenza che l'artista ha della storia dell'arte italiana dei secoli d'oro, anche dalla sua straordinaria abilità disegnativa e pittorica.

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I suoi colori sono densi e pastosi, il suo azzurro è ispirato agli azzurri raffaelleschi, la sua dinamicità ripropone la figura serpentinata e gli scorci michelangioleschi, perfino gli sguardi dei personaggi rivolti verso noi osservatori ricordano gli occhi dallo sguardo acuto e puntuto creati dai manieristi toscani.

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La sua cultura però non è solo figurativa, è classica in modo completo in quanto tradisce la sua conoscenza della filosofia... e non solo dell'estetica e della psicologia della visione... come pure la sua approfondita conoscenza del mito e della cultura antica.


Un altro aspetto dell'attività del pittore è il ritratto, come vediamo dai seguenti bozzetti


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A detta dello stesso artista i suoi non sono ritratti "fotografici", ma, quando lui si trova di fronte alla persona da ritrarre, ad un volto che sia di uomo o di donna, lo immagina già inserito in un contesto storico e così lo ritrae, come un antico romano o come una castellana del Medioevo.



Bruno d'Arcevia che è vissuto fino a poco tempo fa a Roma, tornerà a vivere definitivamente nella sua città delle Marche. Attualmente, in attesa che la sua casa sia pronta, è stato ospitato a Serra dei Conti, un'altra cittadina in provincia di Ancona, dall'ammirevole vivacità artisitica e culturale. Qui ha continuato a dipingere invitando intere classi di bambini con i loro insegnanti affinchè le nuove generazioni potessero vedere nascere un dipinto.
Il Maestro ha osservato come oggi sia difficile per le nuove generazioni osservare lo svolgersi anche delle più semplici attività manuali.
E così ancora una volta Bruno d'Arcevia ha espresso con la sua disponibilità e con la sua modestia le sue radici legate alla laboriosità della gente marchigiana.

Nelle Marche si vive meglio, ha detto, e nei nostri piccoli centri si può meglio crescere una bimba, la sua bellissima figlia che lo ha accompagnato in questo incontro.

Se riuscirò a farlo, vi posterò qualche immagine della serata...


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Edited by Massi2000 - 28/8/2010, 23:18
 
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Massi2000
view post Posted on 28/8/2010, 22:23




27 Agosto 2010: Bruno d'Arcevia alla Rotonda a mare di Senigallia

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3 replies since 28/8/2010, 16:27   8391 views
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