A Ripe, un piccolo comune vicino a Senigallia. è stato inaugurato, nel restaurato “Villino Romualdo”, uno spazio culturale polivalente che ospita il Museo dedicato a
Nori De’ Nobili, una pittrice marchigiana ed il centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive contemporanee.
Il progetto si è finalmente realizzato grazie all'impegno profuso dell’Assemblea legislativa delle Marche, della Commissione PO, dei Comuni di Ripe e Senigallia, e del Prof. Carlo Emanuele Bugatti, curatore del Centro di documentazione Nori De’ Nobili.
Antonio Luccarini nel catalogo della mostra dedicata alla pittrice nel 2002 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, così scrisse: "Nori De’ Nobili, una pittrice marchigiana che ci ha consegnato, attraverso le sue tele, un diario struggente segnato dall’amore e dalla sofferenza, sempre impegnato nella duplice ricerca della verità e della bellezza.”
Fu da quella mostra che presero il via una serie di iniziative volte a non dimenticare l'artista, iniziative che sono sfociate nella creazione di un suo Museo.
“Nori – afferma Adriana Celestini, Presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità – rimane un punto di riferimento per la cultura al femminile della nostra regione anche perché attraverso la sua arte è possibile leggere la capacità delle donne di sapersi imporre nonostante le difficoltà della vita. Ecco perché la Commissione intende sostenere tutte le iniziative che da Nori De’ Nobili in poi consentiranno alle donne di farsi conoscere per le loro capacità e doti.”
Nori era nata a Pesaro nel 1902 da Carlo De Nobili e Luisa Augusti, la maggiore di quattro figli Bice, Alberto e Guido.Tuttavia trascorrse la fanciullezza tra Pesaro e Brugnetto, un piccolo borgo di Senigallia.
Frequentò il ginnasio e a Fano seguì le lezioni del pittore Giusto Cespi.
Fu a Roma e a Firenze dove soggiornò a lungo con la sua famiglia e dove conobbe Ludovico Tommasi, ormai anziano pittore Macchiaiolo, ma tornava periodicamente a Brugnetto dove dimorava nella Villa dalle Cento Finestre.
Non fu però una donna felice, fu colpita dalla morte improvvisa del fratello, ebbe contrasti con i genitori e dovette misurarsi con la forte personalità della sorella Bice, a questo si aggiunse una grande delusione sentimentale che ne acuì la fragilità.
Morirà nel 1937.
